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PREVAL – Atti del convegno

Fra le pubblicazioni del Consorzio Culturale del Monfalconese va annoverato il volume (del 2014) degli atti dell’importante convegno “Natura e agricoltura nel Collio Goriziano – Il Preval” svoltosi a San Floriano del Collio nel 2012.

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Un Libro Per Un Fiore

La peonia del Carso di Alojz Rebula, 2005, Consorzio Culturale del Monfalconese

Un Turismo Lento per Scoprire i Luoghi

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La mobilità ciclabile è una priorità strategica per gli obiettivi della riduzione dell’inquinamento e della migliore mobilità dei cittadini e ne stabilisce l’importanza fondamentale per la società e l’economia europee.

Anche in Italia si va diffondendo una domanda di turismo e tempo libero che privilegi la scoperta dei territori con mezzi ecologici.

Nei Prati del Territorio

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Più che un libro possiamo definirlo un manuale di botanica popolare del Territorio.

Nel 2000 il compianto Dario Blasich con le pregevoli illustrazioni di Alfio Scarpa e con la collaborazione degli studenti dei corsi di botanica dell’Università della terza età del monfalconese (di cui Blasich era docente) pubblicò “Il quaderno delle buone erbe” che in 165 pagine – per i tipi del Consorzio Culturale del Monfalconese – ha analizzato le principali essenze botaniche spontanee del territorio tra i fiumi Isonzo e Timavo.

Ma nel libro non si elencano solo le essenze.

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La Palude dalla Sella

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L’area in cui sfocia il fiume Isonzo – grazie alla presenza di un gran numero di specie animali e vegetali – è divenuta in pochi anni un luogo fondamentale per lo studio delle migrazioni dell’avifauna e per l’educazione ambientale.

Il volume “Isola della Cona. Ambiente e fauna delle foci dell’Isonzo”, a cura della Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu) – sezione di Gorizia ed edito dal Consorzio Culturale del Monfalconese nel 1996, ci parla proprio di questo!

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Guerra e dopoguerra nei miei ricordi. 1940-1947, di Pierpaolo Vidali

Le vicende inerenti la Seconda guerra mondiale sono state largamente raccontate per quanto concerne i grandi eventi, eppure una parte sostanziale della memoria che, ancora oggi, possiamo continuare a tramandare di tali accadimenti è dovuta, principalmente, al ricordo di coloro che, all’epoca dei fatti, erano ancora bambini.

Proprio all’interno di questo contesto si situa la storia di Pierpaolo Vidali.

Dopo il mercato, l’arte

L’idea prevalente era affiancare a Monfalcone, città industriale, anche la cultura, normalmente tipica di altre città. Nacque così la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone in un sito centrale, in piazza Cavour, dopo interventi di recupero e ristrutturazione in quello che originariamente era il mercato coperto della città.

Ma facciamo un po’ di storia.

“Una Fabbrica sul Mare” di Paolo Fragiacomo

“Una Fabbrica sul Mare” di Paolo Fragiacomo è un ottimo volume per avvicinarsi alla scoperta della storia del cantiere navale di Monfalcone e del suo villaggio operaio.

Edito dal Consorzio Culturale del Monfalconese nel 2016, questo libro rappresenta una risorsa essenziale per chi volesse iniziare a comprendere maggiormente la storia dietro ad uno degli stabilimenti navali più importanti d’Italia.

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La Bisiacaria

Cos’è la Bisiacaria? La domanda, apparentemente semplice, nasconde notevoli complessità. E prima ancora bisognerebbe chiedersi cos’è il “bisiàc”. Senza addentrarci nel terreno dell’etimologia del termine “bisiàc”, bisogna necessariamente osservare che le sue prime (e sporadiche) attestazioni risalgono a metà Ottocento. Silvio Domini e Aldo Miniussi sostengono che il termine “Bisiacaria” sia stato quasi sicuramente coniato da Enrico Marcon nel corso del Novecento. Proviamo allora a fare alcune considerazioni in margine alla domanda iniziale…

Al pare Toni. 100 anni dei Volpati in terra bisiaca

La storia di una famiglia può diventare l’occasione per ripercorre la storia di una comunità. Quella della famiglia Volpato, raccontata attraverso le memorie dei discendenti del “pare Toni”, che nel 1919 si trasferisce dal Veneto in Bisiacaria con la moglie Dosolina, diventa in controluce la storia della Bisiacaria nel Novecento. Attraverso le diverse case, o meglio, i diversi “curtivi”, dove la famiglia trova abitazione, vengono ripercorse le difficoltà e le gioie di una famiglia che si allarga, ottiene soddisfazioni grazie al duro lavoro, partecipa alle attività della comunità locale mettendo forti radici. Il lavoro, da quello dei campi a quello in Cantiere, come anche le vicende politiche, anche tragiche, si intrecciano alla vita quotidiana: un racconto vivo, fatto di parole e immagini.