“Una Fabbrica sul Mare” di Paolo Fragiacomo è un ottimo volume per avvicinarsi alla scoperta della storia del cantiere navale di Monfalcone e del suo villaggio operaio.

Edito dal Consorzio Culturale del Monfalconese nel 2016, questo libro rappresenta una risorsa essenziale per chi volesse iniziare a comprendere maggiormente la storia dietro ad uno degli stabilimenti navali più importanti d’Italia.

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Il libro, articolato in quattro parti principali, affronta con un approccio agile, tramite testi brevi e un buon apparato iconografico di riferimento, quelle che sono le realtà che hanno dato forma, negli anni, al mondo del cantiere navale di Monfalcone.

Monfalcone, alla fine dell’Ottocento, non era la città industriale che conosciamo oggi. Totalmente lontano da una definizione moderna, il centro urbano sopravviveva grazie ai frutti di una proto-industria che, limitatamente al settore tessile, caratterizzava alcune aree del centro città. L’interesse da parte dell’Impero d’Austria nei confronti di questa realtà periferica si fa sempre più vivo quando, vista la presenza a Trieste della facoltosa famiglia d’armatori Cosulich, il luogo verrà scelto quale sede del nuovo cantiere navale che, per l’appunto, sarà diretto dalla famiglia lussiania.

Callisto Cosulich
Alberto Cosulich

Per lo stabilimento viene scelta la zona di Panzano, all’epoca sottoposta a bonifiche, dove sarà inaugurato il C.N.T. – Cantiere Navale Triestino il 3 aprile 1908.

Attraverso l’analisi delle principali commesse navali, ma soprattutto delle vicissitudini storico-economiche che interessarono l’impresa, Fragiacomo è capace di restituire la struttura di un mondo produttivo oggi drasticamente cambiato, recuperando la storicità del lavoro e delle sue caratteristiche.

Ufficio tecnico presso il cantiere navale di Monfalcone, Fondo Cividini, Consorzio Culturale del Monfalconese

Oltre a ciò, un’importante parte del volume è dedicata all’evoluzione del Villaggio Operaio di Panzano. Esso fu voluto dalla famiglia Cosulich la quale assunse l’ingegnere edile Dante Fornasir per la sua progettazione. Fu così creata nel 1913 l’AEUP – Associazione Edile di Utilità Pubblica, ente che si occupava in toto del mantenimento e della promozione del Villaggio stesso.

I grandi cambiamenti degli anni Sessanta e Settanta, con la produzione di superpetroliere, sono trattati dall’autore con dovizia di particolari, riuscendo ad arrivare alla comprensione di un momento di passaggio che, irrimediabilmente, porterà il cantiere navale ad un’ultima evoluzione in quella che, oggi, è l’amministrazione di Fincantieri.

Il mondo ricreato da Fragiacomo vive oggi grazie alla memoria fotografica oltre al ricordo di chi ha potuto essere partecipe e protagonista di un ambiente produttivo e sociale unico nel suo genere.