Tra le diverse pubblicazioni edite dal Consorzio Culturale del Monfalconese, particolare attenzione merita la ristampa anastatica del volume “Sagrado e la sua storia”, scritto originariamente da Carlo Luigi Bozzi nel 1969 ed edito dalla Pro Loco su volontà dell’Amministrazione cittadina dell’epoca.
Il libro, ristampato una prima volta nel 1986, trova infine in questa edizione del 2006 un suo definitivo corpo rappresentando, ancora, un completo studio sulla realtà sagradese.
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Il testo di Carlo Luigi Bozzi viene riproposto in maniera integrale con l’intero apparato iconografico pubblicato nel 1969. Ad esso viene aggiunta, in quest’edizione, una nuova sezione di fotografie facenti parte della raccolta di Nello Calligaris, gentilmente concesse dalla moglie e dalla figlia.
Tracciare il quadro generale della storia ed evoluzione identitaria e territoriale di Sagrado non è compito facile, essendo stata la cittadina coinvolta in vicende che si riferiscono direttamente allo “scontro di civiltà” occorso nelle aree isontine nel corso di ben tre secoli (XVIII, XIX e XX). Eppure, con apparente semplicità Bozzi è in grado di restituire in modo lineare e completo l’evolversi di una comunità che, da pochissimi abitanti, si accrebbe fino a diventare un noto centro di villeggiatura durante il XIX secolo.
Più nel dettaglio, l’autore delinea l’importanza del piccolo centro a partire dall’epoca moderna (Cinquecento), quando l’area si configurava come un avamposto, un luogo di passaggio, ma che forniva la possibilità di attraversare il fiume Isonzo tramite una proto-attività di trasporto pubblico.
Persone, merci e bestiame potevano passare da un lato all’altro dell’Isonzo grazie alle barche messe a disposizione a Sagrado, all’epoca sottoposte all’autorità feudale torriana.
Dopo aver delineato il lignaggio dei primi signori della cittadina, i conti della Torre Hofer di Valsassina, Bozzi prosegue il racconto su Sagrado spostando l’attenzione direttamente sulle Guerre napoleoniche e, successivamente, sulle prime infrastrutture che spinsero il centro urbano verso la modernità.
Ad incentivare lo sviluppo economico della città, rimasta all’Austria in seguito al trattato di Fontainebleau del 1807, nel corso dell’Ottocento furono in particolare due famiglie. La famiglia Acquaroli, infatti, nel 1860 stabilì una conceria e, poi, la famiglia triestina degli Alimonda fondò tra 1885 e 1886 un centro per l’elettroterapia, molto in voga all’epoca, conosciuto oggi in quanto Castello Alimonda.

Il tono cronachistico del volume cambia improvvisamente quando l’autore si accinge a descrivere minuziosamente le tappe principali della Grande Guerra, concentrandosi in modo specifico sulla prima, seconda, terza e quarta battaglia dell’Isonzo.
In definitiva, il libro “Sagrado e la sua storia” racconta, con capitoli brevi e scorrevoli, come il piccolo feudo di Sagrado si sia trasformato nel tempo in un centro urbano contemporaneo, caratterizzato da industrie e collegamenti viari. Il testo affronta i principali eventi storici in modo chiaro e accessibile, risultando adatto anche a chi non conosce la città o si avvicina per la prima volta a questi temi.
Carlo Luigi Bozzi ci restituisce l’immagine di una città ricca di storia, con un’identità immortale formatasi tra il Carso e l’Isonzo!