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Sagrado e la sua storia

Tra le diverse pubblicazioni edite dal Consorzio Culturale del Monfalconese, particolare attenzione merita la ristampa anastatica del volume “Sagrado e la sua storia”, scritto originariamente da Carlo Luigi Bozzi nel 1969 ed edito dalla Pro Loco su volontà dell’Amministrazione cittadina dell’epoca.

Il libro, ristampato una prima volta nel 1986, trova infine in questa edizione del 2006 un suo definitivo corpo rappresentando, ancora, un completo studio sulla realtà sagradese.

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PREVAL – Atti del convegno

Fra le pubblicazioni del Consorzio Culturale del Monfalconese va annoverato il volume (del 2014) degli atti dell’importante convegno “Natura e agricoltura nel Collio Goriziano – Il Preval” svoltosi a San Floriano del Collio nel 2012.

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Un Libro Per Un Fiore

La peonia del Carso di Alojz Rebula, 2005, Consorzio Culturale del Monfalconese

Nei Prati del Territorio

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Più che un libro possiamo definirlo un manuale di botanica popolare del Territorio.

Nel 2000 il compianto Dario Blasich con le pregevoli illustrazioni di Alfio Scarpa e con la collaborazione degli studenti dei corsi di botanica dell’Università della terza età del monfalconese (di cui Blasich era docente) pubblicò “Il quaderno delle buone erbe” che in 165 pagine – per i tipi del Consorzio Culturale del Monfalconese – ha analizzato le principali essenze botaniche spontanee del territorio tra i fiumi Isonzo e Timavo.

Ma nel libro non si elencano solo le essenze.

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La Palude dalla Sella

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L’area in cui sfocia il fiume Isonzo – grazie alla presenza di un gran numero di specie animali e vegetali – è divenuta in pochi anni un luogo fondamentale per lo studio delle migrazioni dell’avifauna e per l’educazione ambientale.

Il volume “Isola della Cona. Ambiente e fauna delle foci dell’Isonzo”, a cura della Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu) – sezione di Gorizia ed edito dal Consorzio Culturale del Monfalconese nel 1996, ci parla proprio di questo!

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Dopo il mercato, l’arte

L’idea prevalente era affiancare a Monfalcone, città industriale, anche la cultura, normalmente tipica di altre città. Nacque così la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone in un sito centrale, in piazza Cavour, dopo interventi di recupero e ristrutturazione in quello che originariamente era il mercato coperto della città.

Ma facciamo un po’ di storia.

La Bisiacaria

Cos’è la Bisiacaria? La domanda, apparentemente semplice, nasconde notevoli complessità. E prima ancora bisognerebbe chiedersi cos’è il “bisiàc”. Senza addentrarci nel terreno dell’etimologia del termine “bisiàc”, bisogna necessariamente osservare che le sue prime (e sporadiche) attestazioni risalgono a metà Ottocento. Silvio Domini e Aldo Miniussi sostengono che il termine “Bisiacaria” sia stato quasi sicuramente coniato da Enrico Marcon nel corso del Novecento. Proviamo allora a fare alcune considerazioni in margine alla domanda iniziale…

Idee intorno ad un museo per la storia della città dei cantieri: ventisette anni dopo

All’interno del IX numero della rivista “Il Territorio”, nell’edizione dell’anno 1998, un interessante articolo della studiosa Franca Marri raccoglieva diverse testimonianze ed ipotesi per l’istituzione futura di un museo da dedicare alla storia della cantieristica locale. All’interno di tale contributo, veniva paventata la possibilità di creare un vero e proprio polo, legato alla produzione cantieristica da un lato e alla storia della comunità di Panzano e, più in generale di Monfalcone, dall’altro.

Ancora nello stesso numero della rivista, la studiosa Fulvia Albanese, invece, proponeva un percorso didattico per la valorizzazione ed il mantenimento del villaggio operaio di Panzano. Esso, concepito attraverso una lezione teorica, una visita guidata ed un momento di verifica, metteva a confronto varie tematiche capitali per la comprensione storica della struttura urbana specifica di Panzano.

A distanza di ventisette anni da quelle prime proposte, il presente articolo ha l’obiettivo di verificare quali auspici sono stati effettivamente compiuti e qual è, attualmente, lo stato dell’arte a proposito del sistema museale monfalconese riferito alla cantieristica ed al villaggio operaio di Panzano.