L’idea prevalente era affiancare a Monfalcone, città industriale, anche la cultura, normalmente tipica di altre città. Nacque così la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone in un sito centrale, in piazza Cavour, dopo interventi di recupero e ristrutturazione in quello che originariamente era il mercato coperto della città.

Ma facciamo un po’ di storia.

La Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, aperta nel 2002 con la mostra Ouverture… arte dall’Italia, rappresenta il frutto di interventi di recupero e ristrutturazione di quello che originariamente era il vecchio mercato coperto della città.

Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, gennaio 2025

La fondazione del mercato coperto sito in Piazza Cavour affonda la propria origine nel contesto più ampio della ricostruzione della città in seguito ai bombardamenti della Prima guerra mondiale, ma va ad allinearsi anche ad una nuova concezione del centro urbano stesso. Fu l’ingegnere edile Dante Fornasir, già protagonista delle vicende inerenti all’edificazione del Villaggio operaio di Panzano e capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Monfalcone, a proporre, in una relazione del novembre 1922, la realizzazione dell’edificio.

Ritratto fotografico di Dante Fornasir

Esso, infatti, doveva rispondere alle esigenze di igiene pubblica e decoro permettendo ai commercianti di riparare i beni alimentari dalla polvere alzata dal vento su Piazza Grande, l’odierna Piazza della Repubblica.

I lavori, iniziati ufficialmente nel 1923, si protrassero almeno fino al 1926 con diversi ampliamenti e ripensamenti rispetto al progetto originario. Il mercato doveva apparire fin da subito con la stessa impostazione planimetrica ancora visibile, ma era provvisto di pensiline lungo il muro perimetrale per ospitare i venditori ambulanti lontano dalle intemperie. Una cupola vetrata, oltre alle ampie finestre del piano terra, doveva posizionarsi nella parte centrale della copertura andando così a garantire una buona illuminazione degli ambienti interni. Lo “spazio a cupola”, mai realizzato, avrebbe dovuto ospitare le aste e le vendite all’ingrosso.

La Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone si presenta, pertanto, come esempio di buona riqualificazione urbana identificando, ancora oggi, l’identità di Piazza Cavour rispetto alla storica Piazza Grande.